davanti a un volto che
d'improvviso s'illumina per te,
perché la vera bellezza è il
riflesso dell'anima,
ma l'anima è oltre, e la cerchi
tremando.
L'amore non è seduzione di un'intelligenza
viva e sciolta
che scorre in parole e idee per
piacerti,
perché l'intelligenza può
splendere di mille barbagli
senza essere autentico diamante
nascosto nelle profondità dell'amato.
L'amore non è l'emozione di fronte
a un cuore
che batte per te
più di quanto non batta per gli
altri,
né quella meraviglia d'essere
scelto, eletto,
senza motivo ai tuoi occhi
che valga questa follia,
perché un cuore può un giorno
turbarsi per un altro,
e lasciarti sanguinare, in
lacrime,
senza che il tuo amore muoia.
L'amore non è voglia di catturare,
di afferrare
l'oggetto del tuo desiderio,
sia esso cuore, corpo, mente o
tutti e tre insieme,
perché l'altro non è
"oggetto";
e se lo prendi per te, lo mangi e
lo distruggi,
è te che ami credendo di amare
l'altro.
Folgorazione e seduzione, fame e
fremiti,
emozione e sgorgare di desideri,
tutto ciò è bello e necessario,
nell'uomo, nella donna,
ma soltanto per aiutare ad amare
chi accetta di amare.
E' la porta socchiusa e le
finestre spalancate,
è il vento che entra a folate,
è il richiamo del largo, è il
mormorio di Dio
che invitano a uscire dalla casa
sbarrata
per andare verso un altro
che hai scelto per colmare la tua
vita
perché lo ami e lo vuoi amare.
Amare è volere l'altro libero e
non sedurlo,
è liberarlo dai suoi lacci se ne
rimane prigioniero,
perché anche lui possa dire: ti
amo,
senza esservi spinto dai suoi
desideri non domati.
Amare è con tutte le forze volere
il bene dell'altro,
anche prima del tuo,
è fare di tutto perché l'amato
cresca, e poi sbocci e fiorisca
diventando ogni giorno l'uomo che
deve essere
e non quello che tu vuoi modellare
sull'immagine dei tuoi sogni.
Amare è dare il tuo corpo, e non
prendere il suo,
ma accogliere il suo quando si offre
per essere condiviso,
è raccoglierti, arricchirti,
per offrire all'amato più che
mille carezze e folli abbracci,
la tua vita intera raccolta nelle
braccia del tuo "io".
Amare è offrirti all'altro,
anche se questi ad un certo
momento si rifiuta,
è dare senza tenere il conto di
quello che l'altro ti dà,
pagando il prezzo alto senza mai
reclamare il resto,
ed è supremo amore perdonare
quando l'amato purtroppo si
sottrae,
tentando di consegnare ad altri
ciò che ti aveva promesso.
Amare è credere nell'altro e
dargli fiducia,
credere nelle sue forze nascoste,
nella vita che ha in sé;
e quali che siano le pietre da
tagliare
per appianare la strada,
è decidere da uomo ragionevole
di avviarsi coraggiosamente per il
viaggio del tempo.
Non per cento giorni, per mille, e
neppure per diecimila,
ma per un pellegrinaggio che non
finirà,
perché è un pellegrinaggio che
durerà
"sempre"...
Se amare è questo, come potrò
riuscirci?
Ero scoraggiato...
Non avevo ancora capito...
che l'amore era un fine da
raggiungere
e non un punto di partenza
e che, per cercare di riuscirci,
bisognava lottare per tutto il
tempo della vita.
Io volevo tutto e subito.
Questo era il mio errore.
Dovevo accettare di adottare
il passo lento e regolare,
il passo dell'autentico montanaro.
(Michel
Quoist)
Grazie per aver dedicato il tuo tempo a questa lettura.
Buona Vita! Katia Botta
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