Negli ultimi tempi più che mai sta avvertendo un profondo
bisogno di spiritualità e preghiera, anche persone
non credenti nei momenti più difficili sono spinti a rivolgersi a Dio, a
pregare. Perché? Perché l’uomo è un
essere spirituale e quindi ha bisogno di spiritualità, ha sempre bisogno di
ritornare al centro del suo spirito per ritrovare se stesso.
Cos’è la Spiritualità? Cosa intendiamo per spiritualità?
Paul Claudel ha
scritto: “Posti tra Dio e la terra, occorre che rispondiamo alla chiamata
dell’uno e dell’altra, occorre che apriamo tra l’uno e l’altra i canali, le vie
tramite le quali la misericordia va incontro alla giustizia”.
Per il card.
Angelo Amato la parola spiritualità, prima di essere una categoria teologica,
appartenente cioè alla sfera religiosa, è una categoria antropologica. Riguarda
cioè l’uomo, ogni uomo, tutto l’uomo. Così ha scritto: “Prima di un suo
significato cristiano, c’è un suo pre significato umano, che pone in risalto lo
‘spirito’ centro animatore di ogni persona umana. Auto comprendendosi come
spirito, l’uomo rivela la globalità del suo essere, armonizzando anima e corpo,
interiorità ed esteriorità, essere e agire”.
“La mia vita
diventa preghiera e la mia preghiera diventa vita quotidiana”
Cos’è la fede?
E’ il purissimo ascolto e obbedienza della
Parola di Gesù
E’ la purissima fede nell’essenza e nella
verità di Gesù
E’ la certezza di essere amati da Lui.
"Credo in un solo Dio": è l’inizio
di tutte le professioni di fede.
Cos’è la Preghiera?
Attraverso la preghiera stabiliamo un contatto unico e assoluto
con Dio Padre
Per me la
preghiera è incontrarsi e dialogare con Cristo Gesù, un dialogo autentico in
cui ci si abbandona sicuri di essere ascoltati e compresi senza giudizio ma con
infinita misericordia. La preghiera non è
solo richiesta, è anche ringraziamento, ma soprattutto è la ricerca del “Centro
Vivente”, la vivente realtà di Gesù Cristo che si esprime nel nostro cuore in
forma perfetta che unifica ed esalta tutte le energie dell'uomo, ponendolo al
di fuori del disordine e dello smarrimento. E’ il ritorno al Padre, è il
ritorno al nostro centro, un ritorno al cuore tramite la preghiera. Nella
preghiera siamo in Cristo e con Cristo, e nel Suo ascolto e nella Sua presenza
ritroviamo pace, attraverso l’intuizione derivante dalla preghiera ritroviamo
le risposte che provengono dal cuore.
Come si prega?
Vi sono molti
modi di pregare e ognuno di noi sceglie la modalità di pregare che meglio lo fa
sentire a suo agio nel dialogo con Dio.
La preghiera di lode, che consiste nel lodare Dio per
ciò che è, senza nulla chiedere. Mentre lodo, qualcosa cambia nel
mio cuore e nei miei occhi. E’ salutare al cuore e alla mente, al corpo e allo
spirito. La lode porta la mia vita ad abbandonarmi ad un Padre Amorevole,
aumenta in me la luce della fede, mi porta ad adorare La preghiera di adorazione in cui si esprime amore a Dio, nell’adorazione
ciò che conta è il cuore ed uno spirito pienamente abbandonato in Dio.
L’adoratore rimane alla presenza di Dio, entra in Lui e rimane nel Suo Amore (ci
sono varie forme di adorazione: comunitaria, silenziosa, trinitaria ed eucaristica), la lode perfetta è
adorare il Padre, con Gesù, nello Spirito Santo. La preghiera d’intercessione la cui forza si poggia sulla preghiera
divina del Cuore di Gesù, il Figlio di Dio, il Verbo Incarnato, unico mediatore
tra il Cielo e la Terra. Il punto di appoggio, il perno, è l’adorabile Cuore di
Gesù, pieno di Amore, trafitto per noi sulla Croce. Chi prega fa suoi
i sentimenti del Cuore di Cristo e si unisce all’intercessione universale di
Gesù che sta alla destra del Padre. In questo modo ci si apre alla condizione dei
poveri, dei piccoli, dei malati per impetrare da Dio il suo intervento misericordioso.
La preghiera di intercessione di Gesù è quindi forza e ricchezza. La preghiera di ringraziamento. Ringraziare è un grande atto d’amore ed esistono molte forme di ringraziamento.
Si avverte la spinta e il desiderio di ringraziare Dio per sé e per gli altri. Il ringraziamento
avviene proclamando le opere di Dio e di Cristo nostro Signore. L’Eucaristia è
l’atto massimo del nostro ringraziamento a Dio.
San Paolo scrivendo ai Tessalonicesi elenca alcuni aspetti della preghiera:
«State sempre lieti, pregate incessantemente, in ogni cosa rendete grazie;
questa è infatti la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. Non spegnete lo
Spirito, non disprezzate le profezie; esaminate ogni cosa, tenete ciò che è
buono» (1 Ts 5,16-21).
La vera preghiera
è semplice, nelle parole e nei pensieri, e parte direttamente dal cuore.
Donna che prega a
Candelora dipinto di Marianne Stokes, 1901
Vi sono quattro tipi di orazione:
L’orazione vocale: attraverso la
recita del Santo rosario, il Padre Nostro, l’Ave Maria o altre preghiere
La meditazione: leggere e riflettere su pensieri specifici di un
passo della Bibbia o del Vangelo e sul loro significato nel contesto dell'amore
di Dio.
L’orazione affettiva: dove basta
lasciar parlare il cuore, dove dire semplicemente ma con amore “Mio Dio, ti
amo”, “Grazie di amarmi”, è già preghiera, pronunciando il suo nome
con fede ed amore, e accettando il suo amore, confidando in esso e avendo
fiducia in esso.
L’orazione mentale: chiamata anche
preghiera contemplativa, la preghiera della semplicità o del semplice sguardo, viene
descritta come "uno sguardo di fede", "un silenzioso amore". Santa Teresa
d'Avila disse che “non è un atto di pensar molto, ma di amar molto". Potremmo
dire, quindi, che è il cuore a parlare.
L’orazione mentale è la preghiera che preferisco, è una forma di
preghiera in cui si esprime il proprio amore di Dio mediante un dialogo,
meditando sulle parole di Dio e contemplandone il volto. È un periodo di
silenzio concentrato in Dio. Mi metto davanti al Signore, e non dico niente, lo
guardo, lo contemplo, gli faccio compagnia, mi offro e mi abbandono a Lui. Sto
semplicemente con Lui, in ascolto. Apparentemente sembra poco, ma questa
preghiera può essere superiore alle altre se praticata con amore verso Gesù.
S. Teresa D’Avila diceva: “S'immaginino di essere alla presenza di Gesù Cristo, gli parlino e
godano di star con Lui senza affaticare l'intelletto. Non si preoccupino di far
ragionamenti, ma gli espongano semplicemente i loro bisogni, umiliandosi nella
considerazione di quanto siano indegni di stare alla sua presenza”.
L’Orazione Mentale viene distinta dalle preghiere vocali che usano parole predefinite, sebbene la preghiera mentale
possa procedere usando orazioni vocali, (anche solo semplicemente pronunciando
il Suo nome, come per chiamarlo), per migliorare il dialogo con Dio. S.Teresa d'Avila, affermò: "La preghiera mentale non è altro che
una condivisione intima tra amici; significa dedicare frequentemente del tempo
ad essere soli con colui del quale sappiamo che ci ama."
L’enfasi è sull'amore piuttosto che sul pensiero
Nell’orazione mentale, o preghiera contemplativa, la contemplazione viene descritta come "uno sguardo di
fede", "un silenzioso amore". “La contemplazione è la visione
interiore dell'anima e il semplice riposo del cuore in Dio”.
Jacques Philippe, nel suoi libri
“L’orazione, cammino d’amore” e Imparare a pregare per imparare ad amare”, ricorda
4 verità della fede cattolica che ci aiutano a fare l’orazione mentale:
1) Supremazia dell’azione divina
Durante
l’orazione è più importante quello che fa Dio di quello che facciamo noi: se
malgrado la nostra buona volontà siamo incapaci di pregare bene, di
commuoverci, di avere bei pensieri, possiamo sempre offrire a Dio questo
dispiacere ed è una buona orazione.
Santa Teresa del Bambin Gesù si
addormentava con frequenza nell’orazione ma non si scoraggiava: “Se una madre
prende nelle braccia al figlio e il piccolo si addormenta, non si arrabbia”.
L’orazione
mentale è come alzare le braccia perché nostro Padre Dio ci prenda nelle sue.
2) Supremazia dell’amore
Nell’orazione si
tratta soprattutto di amare, ma in relazione a Dio, amare vuole dire in primo
luogo sentirsi amati incondizionatamente da Dio. Da parte nostra, la
perseveranza nell’orazione ogni giorno è una grande dimostrazione d’amore o
almeno di desiderio d’amare. Santa Teresa del Bambin Gesù: “Dio non ha bisogno delle nostre opere, ma ha sete del nostro amore”
3) Dio viene incontro a noi attraverso l’umanità di Gesù
Possiamo pensare
alla sua vita, ai suoi gesti, alle sue parole… Siamo figli di Dio in Gesù.
4) Dio dimora in noi
Se siamo in
grazia di Dio, le Tre Persone della Santissima Trinità dimorano dentro di noi
in un modo molto speciale.
Possiamo entrare
nell’interno del nostro cuore per riunirci con Dio, così vicino e accessibile e
rimanere tranquillamente con Lui.
E possiamo trarre
profitto di questa intimità per adorare, ringraziare, chiedere perdono e
chiedere aiuto con totale fiducia.
Dentro una cultura dell’indifferenza, che finisce non di rado
per essere spietata, il nostro stile di vita sia invece colmo di pietà, di
empatia, di compassione, di misericordia, attinte ogni giorno dal pozzo della
preghiera.
(Papa Francesco)
Grazie per aver dedicato il tuo tempo a questa lettura.
Buona Vita! Katia Botta
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Immagini dal web Fonti:
http://concristopietrevive.forumfree.it/?t=54570634
https://it.wikipedia.org/wiki/Preghiera_mentale
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