La nostra scelta più importante è il modo in cui decidiamo di vivere la nostra vita. La felicità è amore, nient’altro.

Katia Botta

giovedì 2 febbraio 2017

Cos’è la fede? Cos’è la Spiritualità? Cos’è la Preghiera? Come si prega?



Negli ultimi tempi più che mai sta avvertendo un profondo bisogno di spiritualità e preghiera, anche persone non credenti nei momenti più difficili sono spinti a rivolgersi a Dio, a pregare. Perché? Perché l’uomo è un essere spirituale e quindi ha bisogno di spiritualità, ha sempre bisogno di ritornare al centro del suo spirito per ritrovare se stesso.

Cos’è la Spiritualità? Cosa intendiamo per spiritualità?
Paul Claudel ha scritto: “Posti tra Dio e la terra, occorre che rispondiamo alla chiamata dell’uno e dell’altra, occorre che apriamo tra l’uno e l’altra i canali, le vie tramite le quali la misericordia va incontro alla giustizia”.

Per il card. Angelo Amato la parola spiritualità, prima di essere una categoria teologica, appartenente cioè alla sfera religiosa, è una categoria antropologica. Riguarda cioè l’uomo, ogni uomo, tutto l’uomo. Così ha scritto: “Prima di un suo significato cristiano, c’è un suo pre significato umano, che pone in risalto lo ‘spirito’ centro animatore di ogni persona umana. Auto comprendendosi come spirito, l’uomo rivela la globalità del suo essere, armonizzando anima e corpo, interiorità ed esteriorità, essere e agire”.


“La mia vita diventa preghiera e la mia preghiera diventa vita quotidiana”
Cos’è la fede?
E’ il purissimo ascolto e obbedienza della Parola di Gesù
E’ la purissima fede nell’essenza e nella verità di Gesù
E’ la certezza di essere amati da Lui.
"Credo in un solo Dio": è l’inizio di tutte le professioni di fede.

Cos’è la Preghiera?

Attraverso la preghiera stabiliamo un contatto unico e assoluto con Dio Padre

Per me la preghiera è incontrarsi e dialogare con Cristo Gesù, un dialogo autentico in cui ci si abbandona sicuri di essere ascoltati e compresi senza giudizio ma con infinita misericordia. La preghiera  non è solo richiesta, è anche ringraziamento, ma soprattutto è la ricerca del “Centro Vivente”, la vivente realtà di Gesù Cristo che si esprime nel nostro cuore in forma perfetta che unifica ed esalta tutte le energie dell'uomo, ponendolo al di fuori del disordine e dello smarrimento. E’ il ritorno al Padre, è il ritorno al nostro centro, un ritorno al cuore tramite la preghiera. Nella preghiera siamo in Cristo e con Cristo, e nel Suo ascolto e nella Sua presenza ritroviamo pace, attraverso l’intuizione derivante dalla preghiera ritroviamo le risposte che provengono dal cuore.

Come si prega?
Vi sono molti modi di pregare e ognuno di noi sceglie la modalità di pregare che meglio lo fa sentire a suo agio nel dialogo con Dio.
La preghiera di lode, che consiste nel lodare Dio per ciò che è, senza nulla chiedere. Mentre lodo, qualcosa cambia nel mio cuore e nei miei occhi. E’ salutare al cuore e alla mente, al corpo e allo spirito. La lode porta la mia vita ad abbandonarmi ad un Padre Amorevole, aumenta in me la luce della fede, mi porta ad adorare La preghiera di adorazione in cui si esprime amore a Dio, nell’adorazione ciò che conta è il cuore ed uno spirito pienamente abbandonato in Dio. L’adoratore rimane alla presenza di Dio, entra in Lui e rimane nel Suo Amore (ci sono varie forme di adorazione: comunitaria, silenziosa, trinitaria ed eucaristica), la lode perfetta è adorare il Padre, con Gesù, nello Spirito Santo. La preghiera d’intercessione la cui forza si poggia sulla preghiera divina del Cuore di Gesù, il Figlio di Dio, il Verbo Incarnato, unico mediatore tra il Cielo e la Terra. Il punto di appoggio, il perno, è l’adorabile Cuore di Gesù, pieno di Amore, trafitto per noi sulla Croce. Chi prega fa suoi i sentimenti del Cuore di Cristo e si unisce all’intercessione universale di Gesù che sta alla destra del Padre. In questo modo ci si apre alla condizione dei poveri, dei piccoli, dei malati per impetrare da Dio il suo intervento misericordioso. La preghiera di intercessione di Gesù è quindi forza e ricchezza. La preghiera di ringraziamento. Ringraziare è un grande atto d’amore ed esistono molte forme di ringraziamento. Si avverte la spinta e il desiderio di ringraziare Dio per sé e per gli altri. Il ringraziamento avviene proclamando le opere di Dio e di Cristo nostro Signore. L’Eucaristia è l’atto massimo del nostro ringraziamento a Dio.
San Paolo scrivendo ai Tessalonicesi elenca alcuni aspetti della preghiera: «State sempre lieti, pregate incessantemente, in ogni cosa rendete grazie; questa è infatti la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie; esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono» (1 Ts 5,16-21).

La vera preghiera è semplice, nelle parole e nei pensieri, e parte direttamente dal cuore.
                                         Donna che prega a Candelora dipinto di Marianne Stokes, 1901
 

Vi sono quattro tipi di orazione:

L’orazione vocale: attraverso la recita del Santo rosario, il Padre Nostro, l’Ave Maria o altre preghiere
La meditazione: leggere e riflettere su pensieri specifici di un passo della Bibbia o del Vangelo e sul loro significato nel contesto dell'amore di Dio.
L’orazione affettiva: dove basta lasciar parlare il cuore, dove dire semplicemente ma con amore “Mio Dio, ti amo”, “Grazie di amarmi”, è già preghiera, pronunciando il suo nome con fede ed amore, e accettando il suo amore, confidando in esso e avendo fiducia in esso.
L’orazione mentale: chiamata anche preghiera contemplativa, la preghiera della semplicità o del semplice sguardo, viene descritta come "uno sguardo di fede", "un silenzioso amore". Santa Teresa d'Avila disse che “non è un atto di pensar molto, ma di amar molto". Potremmo dire, quindi, che è il cuore a parlare.
L’orazione mentale è la  preghiera che preferisco, è una forma di preghiera in cui si esprime il proprio amore di Dio mediante un dialogo, meditando sulle parole di Dio e contemplandone il volto. È un periodo di silenzio concentrato in Dio. Mi metto davanti al Signore, e non dico niente, lo guardo, lo contemplo, gli faccio compagnia, mi offro e mi abbandono a Lui. Sto semplicemente con Lui, in ascolto. Apparentemente sembra poco, ma questa preghiera può essere superiore alle altre se praticata con amore verso Gesù.
S. Teresa D’Avila diceva: “S'immaginino di essere alla presenza di Gesù Cristo, gli parlino e godano di star con Lui senza affaticare l'intelletto. Non si preoccupino di far ragionamenti, ma gli espongano semplicemente i loro bisogni, umiliandosi nella considerazione di quanto siano indegni di stare alla sua presenza”.
L’Orazione Mentale viene distinta dalle preghiere vocali che usano parole predefinite, sebbene la preghiera mentale possa procedere usando orazioni vocali, (anche solo semplicemente pronunciando il Suo nome, come per chiamarlo), per migliorare il dialogo con Dio. S.Teresa d'Avila, affermò: "La preghiera mentale non è altro che una condivisione intima tra amici; significa dedicare frequentemente del tempo ad essere soli con colui del quale sappiamo che ci ama." 

L’enfasi è sull'amore piuttosto che sul pensiero

Nell’orazione mentale, o preghiera contemplativa, la contemplazione viene descritta come "uno sguardo di fede", "un silenzioso amore". “La contemplazione è la visione interiore dell'anima e il semplice riposo del cuore in Dio”.
Jacques Philippe, nel suoi libri “L’orazione, cammino d’amore” e Imparare a pregare per imparare ad amare”, ricorda 4 verità della fede cattolica che ci aiutano a fare l’orazione mentale:
1) Supremazia dell’azione divina
Durante l’orazione è più importante quello che fa Dio di quello che facciamo noi: se malgrado la nostra buona volontà siamo incapaci di pregare bene, di commuoverci, di avere bei pensieri, possiamo sempre offrire a Dio questo dispiacere ed è una buona orazione.
Santa Teresa del Bambin Gesù si addormentava con frequenza nell’orazione ma non si scoraggiava: “Se una madre prende nelle braccia al figlio e il piccolo si addormenta, non si arrabbia”.
L’orazione mentale è come alzare le braccia perché nostro Padre Dio ci prenda nelle sue.
2) Supremazia dell’amore
Nell’orazione si tratta soprattutto di amare, ma in relazione a Dio, amare vuole dire in primo luogo sentirsi amati incondizionatamente da Dio. Da parte nostra, la perseveranza nell’orazione ogni giorno è una grande dimostrazione d’amore o almeno di desiderio d’amare. Santa Teresa del Bambin Gesù: “Dio non ha bisogno delle nostre opere, ma ha sete del nostro amore”

3) Dio viene incontro a noi attraverso l’umanità di Gesù
Possiamo pensare alla sua vita, ai suoi gesti, alle sue parole… Siamo figli di Dio in Gesù.
4) Dio dimora in noi
Se siamo in grazia di Dio, le Tre Persone della Santissima Trinità dimorano dentro di noi in un modo molto speciale.
Possiamo entrare nell’interno del nostro cuore per riunirci con Dio, così vicino e accessibile e rimanere tranquillamente con Lui.
E possiamo trarre profitto di questa intimità per adorare, ringraziare, chiedere perdono e chiedere aiuto con totale fiducia.

Dentro una cultura dell’indifferenza, che finisce non di rado per essere spietata, il nostro stile di vita sia invece colmo di pietà, di empatia, di compassione, di misericordia, attinte ogni giorno dal pozzo della preghiera.
(Papa Francesco)



Grazie per aver dedicato il tuo tempo a questa lettura.
Buona Vita! Katia Botta

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Immagini dal web Fonti:
http://concristopietrevive.forumfree.it/?t=54570634
https://it.wikipedia.org/wiki/Preghiera_mentale





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