La nostra scelta più importante è il modo in cui decidiamo di vivere la nostra vita. La felicità è amore, nient’altro.

Katia Botta

mercoledì 5 aprile 2017

Accettazione: Accogliere il nostro malessere come un nuovo amico


"Preferiamo ignorarla, la verità. Per non soffrire. Per non guarire. Perché altrimenti diventeremmo quello che abbiamo paura di essere: completamente vivi." (Massimo Gramellini)

A volte stiamo male, abbiamo il “magone”, quel peso che abbiamo sullo stomaco, quella sensazione di stretta alla gola che non riusciamo a definire se data dalla malinconia, dalla rabbia o dalla tristezza, è il risultato di un avvenimento che ci ha scombussolato, può trattarsi di un malessere fisico importante, oppure da una sensazione di malessere interiore causato da un aborto, un lutto, divorzio, licenziamento, il sentirsi traditi da una persona cara, oppure da una manifestazione naturale come ad esempio la menopausa. Le reazioni a queste cause possono essere diverse ma spesso una in particolare è comune a tutte le persone, ed è quella che nella maggior parte dei casi limita il processo di guarigione:  La mancanza di accettazione.

Qualsiasi avvenimento nuovo della nostra vita deve essere integrato con l’accettazione e la consapevolezza

Ogni processo di rifiuto, critica o giudizio, infatti, finisce per provocare una restrizione del campo di consapevolezza.

L'accettazione è un aspetto intrinseco della consapevolezza e quando diveniamo consapevoli abbandoniamo ego e giudizio, sia verso noi stessi che il nostro star male. Accettare non vuol dire arrendersi ma fare chiarezza dentro noi stessi, è pura attenzione e presenza. 

Nel vocabolario Treccani "accettare" è definito come “Consentire ad accogliere, a ricevere quanto viene offerto o proposto” . Quindi accogliere e accettare con resilienza quanto la vita ci propone ci aiuta ad affrontare con una visione positiva le difficoltà della vita, mentre fare resistenza non fa altro che provocare il persistere del malessere che è dentro di noi, è come una lotta che operiamo contro noi stessi. 

La resistenza ci impedisce di realizzarci, facendoci rimanere aggrappati a qualcosa che già conosciamo e che ci dona solo un’apparente sicurezza. Accettare significa anche confrontarsi con alcune parti di noi che non accettiamo di vedere come la rabbia, la paura, la vergogna, il senso di colpa, il dubbio, il dolore, il rifiuto, l’abbandono, l’umiliazione, l’ingiustizia, la sofferenza; rimanere nella propria “Zona di Comfort”(la nostra zona di confine protettivo), ci protegge da queste emozioni che non vogliamo affrontare ma non risolve certo il problema. 
   
L’accettazione placa la sofferenza, la strategia della consapevolezza crea attenzione nel presente e ci aiuta a riconquistare la nostra spontaneità, ci ridona la serenità.

L’accettazione è anche una fase del processo del perdono, verso noi stessi e gli altri.

“Il perdono comporta infatti una modificazione dei sentimenti negativi verso una polarità maggiormente positiva e di accettazione dell’accaduto e dell’offensore”.

"Se sei malato, scopri prima di tutto che cosa hai fatto (Tu) per diventarlo" (Ippocrate)

Quando stiamo male e non riusciamo a trovare una via d’uscita, anzichè tormentarci e rimuginare sul problema sarebbe opportuno orientarsi sulla risoluzione e porsi alcune domande, limitandoci solo ad osservare le sensazioni che proviamo,  queste sensazioni a volte si possono esprimere anche con una percezione di cambiamento nel corpo, magari una piccola contrazione. Osserviamole ma senza giudicarle:

Cosa sto rifiutando?
A cosa sto sfuggendo nella mia vita?
Cosa non voglio vedere o affrontare?
Cosa o chi mi provoca fastidio e disagio?
Ho già rifiutato nel mio passato un’offerta o una proposta?
Quale parte di me stesso mi sta mostrando il malessere che io rifiuto?
Cosa vuole insegnarmi quest’esperienza?
C’è forse una paura che sta limitando la mia accettazione?
Cosa o chi mi infastidisce nell’accogliere, nel ricevere?
E se fossi già guarito, mentre invece sto negando a me stesso questo cambiamento?

Il rifiuto crea resistenza che accompagnata a sentimenti negativi di rabbia, ingiustizia, frustrazione, non ci dona la giusta lucidità per poter vedere e affrontare in modo limpido la situazione che stiamo vivendo.
A volte il nostro malessere può essere una prova spirituale, la cosiddetta Crisi che precede lo sviluppo spirituale  oppure, un’opportunità di cambiamento che la vita ci sta offrendo quindi accettiamola, accogliamola come quando ci viene presentato un nuovo amico, magari all’inizio non ci è molto simpatico, forse perchè siamo stati influenzati dalla descrizione di altri amici, ma poi man mano, frequentandolo e parlandoci scopriamo che possiede delle qualità e che anche lui è entrato nella nostra vita per insegnarci qualcosa. Accogliamolo, l’accettazione è anch’essa una forma di amore.  

Per dare completezza alla guarigione questa deve avvenire su più livelli quindi non solo fisico, ma anche psichico e spirituale.

I Fiori di Bach riequilibrando gli stati d’animo, possono essere un valido aiuto nella consapevolezza emotiva, l’essenza floreale adatta all’accettazione e alla fase di adattamento che si verifica durante un periodo di cambiamento ovviamente sarà diversa da persona a persona,  a seconda dello stato d’animo vissuto.
La guarigione è un percorso della coscienza di trasformazione e di integrazione di un vuoto. Lo stato di malessere fisico o interiore che proviamo ci rivelano il nostro disagio esistenziale, ma ci aiuta anche ad evolverci e a comprendere più profondamente noi stessi per nutrire con amore e compassione gli aspetti positivi della nostra personalità.
 


"La tristezza arriva perché non permettiamo ai cambiamenti di avvenire, ci aggrappiamo, vogliamo che le cose restino statiche... Un uomo consapevole sa che la vita cambia continuamente... Un uomo di consapevolezza diventa abbastanza coraggioso da accettare il fenomeno del cambiamento, ed in quell’accettazione vera esiste l’estasi, allora tutto va bene, non sei mai frustrato".  Osho



Grazie per aver dedicato il tuo tempo a questa lettura.
Buona Vita! Katia Botta

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