La nostra scelta più importante è il modo in cui decidiamo di vivere la nostra vita. La felicità è amore, nient’altro.

Katia Botta

lunedì 20 marzo 2017

Giornata della felicità: Qual è la nostra personale felicità?


La felicità è amore, nient'altro. Felice è chi sa amare
(Hermann Hesse)

Oggi si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale della Felicità.
Madre Teresa diceva: ”la felicità è un percorso” e ognuno di noi ne ha uno diverso, o meglio “sceglie” un percorso diverso.

Personalmente sono giunta alla conclusione che "non esiste una definizione della felicità”, la felicità è una sensazione, pertanto possiamo parlare della “nostra personale felicita”. Siamo noi ad attribuire un significato alla parola felicità, è il nostro personale atteggiamento che ci fa apprezzare le cose e ci rende felici. Io mi sento felice quando riesco a far sorridere di nuovo le persone, a ridarle speranza, a renderli consapevoli di chi sono, a gioire di nuovo della vita. Nulla ripaga un sorriso! 

 Inoltre, percepisco un senso di felicità in molti semplici modi.  

Cosa vuol dire essere felici? Essere grati, avere fede, e un atteggiamento positivo e visionario della vita.

La Felicità è un percorso di rapporti d’amore, di empatia e compassione verso gli altri, un rapporto di rispetto e relazione attenta con la natura, di opportunità di lavoro significative che ci danno la possibilità di esprimerci e realizzarci, e pratiche semplici di Gratitudine, di Amore, Perdono e  Rispetto per Madre terra,  attraverso la quale riusciamo a guardare come ci relazioniamo con noi stessi, con gli altri e con la natura, dove la guarigione del nostro “star male” avviene nel momento in cui smettiamo di vedere noi stessi, le persone e le situazioni che viviamo tramite i nostri pensieri erronei, facendo emergere chi siamo veramente liberi da schemi mentali.

Nella felicità degli altri io cerco la mia felicità. Aprirsi agli altri: l’unica, la sola soluzione. (Pierre Corneille)

Sii Positivo!
Essere positivi non significa che si è sempre pervasi da un entusiasmo concentrabile e un sorriso incessante.
Essere positivi è affrontare le avversità con la voglia di emergere, la fede che se solo lo si vuole tutto si può affrontare.
(Stephen Littleword)

Sii un Visionario! La guarigione inizia con la visione. Se c’è una cosa che vale la pena tramandare ai nostri figli, è la consapevolezza che vivranno in un mondo grande quanto la loro visione. Permettiamo loro di avere visioni meravigliose, in modo che possano tradurle in realtà. (Alan Cohen)

L’uomo da sempre è alla ricerca della felicità

Lama Ghendun Rimpoche ha detto: “Solo la nostra ricerca della felicità ci impedisce di vederla. È come un arcobaleno che insegui senza mai riuscire a raggiungerlo…. È come un arcobaleno che insegui senza mai riuscire a raggiungerlo…Volendo afferrare l’inafferrabile ti stanchi inutilmente. Non appena apri e rilassi questa presa ecco uno spazio aperto, invitante e confortevole. Perciò usa questa spaziosità, questa libertà e agio naturali. Non cercare più oltre….e ogni cosa accade da sé".

La felicità a volte è accanto a noi, nel battito d’ali di un uccellino felice di aver ricevuto una briciola di pane, lui si esprime così battendo le ali, ma i nostri occhi sono chiusi o appannati da un velo che ci impedisce di riconosce questa gioia e gratitudine, ma se siamo attenti, se prestiamo attenzione alle nostre intuizioni, alla serendipità nella nostra vita, se viviamo nel presente prestando attenzione alle piccole cose, possiamo renderci conto che la felicità è nella semplicità, è apprezzare le cose semplici che diamo per scontato e il suo significato si racchiude in un atteggiamento di gratitudine e amore verso la vita e di apertura del cuore, attraverso cui lasciamo entrare l’amore e guardiamo con occhi diversi tutto il bello che ci è stato donato e che ci circonda: tutto puo’ essere trasformato tramite lo sguardo dell’amore, allora quel velo cade e i nostri occhi riconoscono i segnali della felicità!

Come facciamo a promuovere la felicità? Inviando benedizioni agli altri, nel bene e nel male.

Nikola Tesla disse:” Se vuoi scoprire i segreti dell’universo inizia a pensare in termini di Energia, Frequenza, Vibrazione”, ebbene inviando benedizioni a persone o situazioni non facciamo altro che emanare una frequenza energetica positiva e di benessere  che ritorna a noi moltiplicata, benedicendo e augurando il bene per gli altri lo auguriamo  anche a noi stessi. Nel caso in cui benediciamo una persona o un evento che ci ha causato dolore, la benedizione ci aiuta a rimuovere la carica emotiva causa della nostra sofferenza. La benedizione è una qualità di pensiero, quindi benediciamo sempre e comunque!

Invia Amore e Benedizioni, sii sempre grato di ciò che hai e abbi sempre fiducia in Dio. Benedici te stesso, la tua casa, il tuo lavoro, gli amici e quant’altro, inizia qualsiasi relazione o attività fiducioso e pieno di gioia e ringrazia per l’opportunità che ti è stata presentata, qualsiasi essa sia, questo atteggiamento ti conduce verso il sentiero per la tua felicità.

Questo pensiero di Amma racchiude l’essenza della benedizione e della felicità:

“Possano tutti gli esseri viventi essere felici”
"L'amore è la nostra vera essenza. L'amore non ha limitazioni di casta, di religione, di razza o di nazionalità. Noi siamo tutti perle infilate insieme nello stesso filo d'amore".


Eileen Caddy ci ricorda queste semplici regole per essere felici:

      Liberate il vostro cuore dall’odio
      Liberate la vostra testa dalle preoccupazioni
      Vivete con semplicità
      Date di più
      Aspettatevi di meno
      Siate grati

“Puoi fare di questo giorno tutto ciò che desideri. Nel momento esatto in cui ti svegli al mattino, puoi decidere che tipo di giornata sarà per te. Può essere la giornata più splendida ed ispirante che si possa immaginare, ma dipende tutto da te. Sei libero di scegliere.
Perchè allora non cominciare col ringraziare, allo scopo di aprire il tuo cuore? Più sei riconoscente, più sei aperto a tutti i meravigliosi eventi che questo giorno porta con se’.
Amore, lode e gratitudine spalancano le porte e permettono alla luce di fluire e rivelare ciò che di meglio vi è nella vita”. 

E a te, cosa dà felicità? Cosa vuol dire per te essere felice e cosa  fai  nella tua quotidianità per raggiungerla o donarla?

Fammi sapere nei commenti cosa ti apporta felicità.
Felicità e Benedizioni a te che stai leggendo e
Buona Vita!
Katia Botta


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mercoledì 8 marzo 2017

La donna e il linguaggio del cuore, un’immensa varietà di incanti


“ Se vuoi convertire i tuoi sogni in realtà, dovrai imparare a conoscere te stessa. Quanto più ti conoscerai, tanto più ti avvicinerai a ciò che desideri ottenere, quanto più ti conoscerai, più ti amerai. E solo nel momento in cui ti amerai davvero, potrai condividere il tuo amore con gli altri.” “Il giorno in cui amerai, rispetterai e conoscerai te stessa, scoprirai che la terra comunica con te, che la Pachamama possiede un linguaggio attraverso il quale le montagne ti parlano, i fiumi ti mormorano e le sorgenti ti consigliano. Allora saprai che sei un tutt’uno con l’universo, che sei come l’acqua che si espande. Il giorno in cui ti accetterai davvero, orizzonti sconosciuti ti si schiuderanno, e una musica mai ascoltata giungerà alle tue orecchie”.

Kantu si sentiva come una melodia che, poco a poco, fluiva verso le acque della cascata, quell’acqua che era lei stessa. La musica di quell’acqua aveva spazzato via ogni cosa, schiudendola a una nuova vita, a un nuovo cammino. “La donna è un’immensa varietà di incanti” le sussurrava un’altra voce.

“Il suo potere di ammaliare gli uomini è enorme. I suoi occhi illuminano con una misteriosa e soggiogante luce; il suo alito ha l’aroma dei fiori e la sua affascinante bellezza è un invito alla vita, all’amore. Essere donna vuol dire incarnare un essere speciale che è, al tempo stesso, montagna, bosco, lago. Un essere in seno al quale si origina la vita. Nel suo corpo vi sono cime innevate, crepe e vallate attraverso le quali l’acqua scorre intonando un’infinità di canti. Anche i passeri si librano fra i fiori e le piante colorate; l’orso si disseta con l’acqua e assapora i colori e i colibrì dal becco appuntito vanno di fiore in fiore, succhiando il nettare della vita. Se sei donna, sei compagna della natura e il tuo camminare è un pellegrinaggio. Sei nata donna per insegnare al mondo a stare più vicina alla Pachamama, perché tu sei l’espressione più profonda dell’amore. Ma ricorda, anche tu, come tutti gli altri elementi della natura, puoi essere portatrice di amore oppure di odio, di discordia. Allo stesso modo in cui puoi ospitare dentro di te una vegetazione bella e rigogliosa dalle montagne maestose e dai paesaggi incantati, puoi anche portare in te il deserto, terreno sterile, privo di vita.”...“Finché nel cuore della donna continuerà a brillare la luce dell'amore il mondo sarà salvo, ma se quell'amore scemerà, allora l'odio e l'indifferenza dilagheranno e finiranno col distruggerlo.

Secondo un'antica Profezia Andina, giungerà il giorno il cui lo spirito femminile si risveglierà dal lungo letargo e lotterà per cancellare odio e distruzione dalla civiltà attuale e dare infine origine a una società di pace, armonia e fratellanza nel futuro.

“Alcune donne hanno paura di se stesse: sono insicure, perché non sanno ciò che possono, né sanno ciò che possiedono. Io so cosa posso fare, so cosa posso fare con tutto quello che mi porto dentro. La direzione del proprio cammino la si trova solo quando si agisce. Fallisce solo chi ha paura di sbagliare e cadere. Sii utile agli altri e sarai ripagato. Aiuta gli altri e riceverai aiuto. Insegna agli altri e dagli altri imparerai.” Nel linguaggio del cuore è depositata e sigillata l'autentica essenza dell'uomo.

Estratto da: “La Profezia della Curandera” di Hernàn Huarache Mamani- Ed. Piemme

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venerdì 3 marzo 2017

Crescere interiormente riconoscendo l’altro

Crescere interiormente vuol dire lavorare su noi stessi, vuol dire purificare tutte le frustrazioni interiori, purificare il cuore dall’ego, che sfigura la bellezza dell’anima, che non fa sbocciare il dono dei nostri talenti e non apre il cuore all’amore. La crescita interiore è un cammino, un processo di purificazione su più livelli, fisico, mentale e spirituale che ci eleva all’unione con lo Spirito, perché come diceva San Giovanni della Croce: “La luce della divina unione, non può stabilirsi in un'anima se prima questa non si libera da tutte le sue affezioni nella sua coscienza”.

Un’anima senza questa unione non sarà mai abbastanza forte, un’anima senza la spinta dello Spirito che conduce all’ascolto di noi stessi, che ci stimola, ci provoca, che ci sfida a riconoscere tra lo sterile sapere e il vivo sperimentare, non saprà mai come far fruire e fruttificare i propri talenti per metterli al servizio degli altri.

La crescita interiore si concretizza nello sperimentare quanto abbiamo appreso dallo Spirito, si concretizza in gesti di amore, perché se non riconosciamo l’altro non incontreremo mai noi stessi, non incontreremo mai la Gioia!!!

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