“ Se vuoi
convertire i tuoi sogni in realtà, dovrai imparare a conoscere te stessa.
Quanto più ti conoscerai, tanto più ti avvicinerai a ciò che desideri ottenere,
quanto più ti conoscerai, più ti amerai. E solo nel momento in cui ti amerai
davvero, potrai condividere il tuo amore con gli altri.” “Il giorno in cui
amerai, rispetterai e conoscerai te stessa, scoprirai che la terra comunica con
te, che la Pachamama possiede un linguaggio attraverso il quale le montagne ti
parlano, i fiumi ti mormorano e le sorgenti ti consigliano. Allora saprai che
sei un tutt’uno con l’universo, che sei come l’acqua che si espande. Il giorno
in cui ti accetterai davvero, orizzonti sconosciuti ti si schiuderanno, e una
musica mai ascoltata giungerà alle tue orecchie”.
Kantu si sentiva
come una melodia che, poco a poco, fluiva verso le acque della cascata,
quell’acqua che era lei stessa. La musica di quell’acqua aveva spazzato via
ogni cosa, schiudendola a una nuova vita, a un nuovo cammino. “La donna è
un’immensa varietà di incanti” le sussurrava un’altra voce.
“Il suo potere di
ammaliare gli uomini è enorme. I suoi occhi illuminano con una misteriosa e
soggiogante luce; il suo alito ha l’aroma dei fiori e la sua affascinante
bellezza è un invito alla vita, all’amore. Essere donna vuol dire incarnare un
essere speciale che è, al tempo stesso, montagna, bosco, lago. Un essere in
seno al quale si origina la vita. Nel suo corpo vi sono cime innevate, crepe e
vallate attraverso le quali l’acqua scorre intonando un’infinità di canti. Anche
i passeri si librano fra i fiori e le piante colorate; l’orso si disseta con
l’acqua e assapora i colori e i colibrì dal becco appuntito vanno di fiore in
fiore, succhiando il nettare della vita. Se sei donna, sei compagna della
natura e il tuo camminare è un pellegrinaggio. Sei nata donna per insegnare al
mondo a stare più vicina alla Pachamama, perché tu sei l’espressione più
profonda dell’amore. Ma ricorda, anche tu, come tutti gli altri elementi della
natura, puoi essere portatrice di amore oppure di odio, di discordia. Allo
stesso modo in cui puoi ospitare dentro di te una vegetazione bella e
rigogliosa dalle montagne maestose e dai paesaggi incantati, puoi anche portare
in te il deserto, terreno sterile, privo di vita.”...“Finché nel cuore della donna
continuerà a brillare la luce dell'amore il mondo sarà salvo, ma se quell'amore
scemerà, allora l'odio e l'indifferenza dilagheranno e finiranno col
distruggerlo.
Secondo un'antica
Profezia Andina, giungerà il giorno il cui lo spirito femminile si risveglierà
dal lungo letargo e lotterà per cancellare odio e distruzione dalla civiltà
attuale e dare infine origine a una società di pace, armonia e fratellanza nel
futuro.
“Alcune donne
hanno paura di se stesse: sono insicure, perché non sanno ciò che possono, né
sanno ciò che possiedono. Io so cosa posso fare, so cosa posso fare con tutto
quello che mi porto dentro. La direzione del proprio cammino la si trova solo
quando si agisce. Fallisce solo chi ha paura di sbagliare e cadere. Sii utile
agli altri e sarai ripagato. Aiuta gli altri e riceverai aiuto. Insegna agli
altri e dagli altri imparerai.” Nel linguaggio del cuore è depositata e
sigillata l'autentica essenza dell'uomo.
Estratto da: “La
Profezia della Curandera” di Hernàn Huarache Mamani- Ed. Piemme
Grazie per aver dedicato il tuo tempo a questa lettura.
Buona Vita! Katia Botta
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