Il maestro è quella
persona che rende l'allievo ancora più
libero.
(Allen Pittman)
Il vero maestro non crea dipendenza, ma nel rapporto con l’allievo,
diventa allievo di se stesso. Insieme a lui si confronta,
si amplia e cresce. L’allievo e il maestro diventano entrambi specchi di se
stessi, dove ognuno impara a riconoscere quelle parti non ha ancora illuminate.
Con questo spirito di insegnamento, il maestro insieme all’allievo, diventa
allievo di se stesso, e se percepisce nell’allievo qualsiasi tipo di dipendenza
o attaccamento, il suo compito è aiutarlo a comprenderla.
Possiamo considerare un buon maestro colui che ha fatto il
percorso prima di noi e con empatia e compassione stimola l’allievo al
riconoscimento di se stesso, a rivelare lo Spirito in lui che è la sua vera
essenza, a sviluppare le sue capacita’, i suoi talenti, ma il lavoro e le
scelte spettano all’allievo. Il maestro lo accompagna solo per un po’ per poi
lasciarlo libero di percorrere il cammino della sua esperienza di vita con una
nuova coscienza, un nuovo equilibrio. Le risorse di un buon maestro devono
scaturire dallo Spirito che genera consapevolezza, accettazione dell’altro e
amore incondizionato senza giudizio, pertanto piu’ il maestro è connesso con lo
Spirito, piu’ è consapevole di se stesso e piu’ è in grado di aiutare in modo
corretto l’allievo che sentendosi compreso, accolto, rispettato e accettato per
cio’ che è, decide di impegnarsi nel cambiamento. L’intuizione del maestro che
è collegato allo Spirito della Sorgente, permette un ascolto che va al di la’
delle parole, è accoglienza che traduce la lettura dell’anima, in questo modo l’allievo
sa di essere compreso ma il loro rapporto non crea dipendenza, il loro incontro
diventa solo un mezzo affinchè egli possa vedere piu’ chiaramente dentro di se’,
la sua parte piu’ profonda, affinchè egli possa essere sempre consapevole del
momento presente, delle sue azioni e emozioni, in questo modo l’allievo non
provera’ dipendenza dal maestro ma sara’ sempre viva nella sua coscienza l’insegnamento
della pratica spirituale conosciuta, la sua trasformazione avviene attraverso
il lavoro della consapevolezza ed egli percepisce nella liberta’ di se stesso
il cambiamento.
Che la Gioia dell’Amore e della Consapevolezza guidi il tuo cammino
Katia
Botta
“Prendiamo coscienza del
nostro stato di schiavitù e dipendenza. Siamo indirettamente responsabili di
tutto quello che accade… non chiediamoci che cosa faranno gli altri per
risolvere i nostri problemi; non nascondiamoci dietro la falsa convinzione che
non è possibile cambiare il mondo.
Il mondo siamo noi”.
Jiddu Krishnamurti
Se ti è piaciuto questo articolo puoi condividerlo, ti chiedo solo di non
modificarlo in nessuna parte, indicando autore e link attivo al sito.
Iscriviti alla newsletter per ricevere gratis gli aggiornamenti via email!
Think Green. Cura l'ambiente, non
stampare se non è necessario.
Immagini dal web
Nessun commento:
Posta un commento