“Ognuno di noi è un messaggio che Dio
tramite il nostro cuore, manda al mondo”.
(Padre Ermes Ronchi)
In questo periodo, piu’ che mai, le sollecitazioni esterne sono
numerose. Siamo sottoposti continuamente ad atteggiamenti di istigazione di
rabbia, paura, risentimento, rancore, giudizio, incontriamo e ci confrontiamo quotidianamente
con sentimenti di negatività, dubbio, vergogna,
senso di colpa, con il dolore e la sofferenza. Inoltre, sotto gli accenni dei
sorrisi ci sono occhi spenti, c’è tanta tristezza. Stiamo inevitabilmente cambiando,
una parte di noi sta morendo e quando muore una persona cara è normale sentirsi
tristi, molti non lo accettano e cosi’ facendo non fanno altro che fare
resistenza a se stessi, altri cercano soluzioni dall’esterno oppure riversano
le loro frustrazioni sugli altri.
Ci troviamo tutti al centro dell’uragano, nell’occhio del
ciclone, c’è assenza di vento, e tutto cio’ che occorre fare è accettare, aprirsi
alla vita con accettazione, in particolar modo quando non condividiamo o non
capiamo alcuni atteggiamenti o sollecitazioni negative. Accettare non vuol dire
assumere un atteggiamento passivo, ma integrare emozioni e eventi nella nostra vita,
e dargli il giusto significato per poter crescere e proseguire in avanti. La
mancanza di accettazione è di ostacolo alla trasformazione, mentre l’accettazione
ci aiuta ad evitare la tendenza che ha la nostra mente a giudicare, rifiutare, o
considerare inaccettabile quello che ci circonda.
Quando controlliamo o combattiamo le nostre emozioni negative, anziché
integrarle con l’accettazione, non facciamo altro che rafforzarle.
“Cio’ a cui si resiste, persiste, cio’ che viene represso ci
perseguitera’ per sempre” (Roy Martina)
Quindi quanto piu’ cerchiamo di controllare emozioni, situazioni,
modelli di comportamento e relazioni che non accettiamo, tanto piu’ queste si rafforzeranno, fino a prendere loro
stesse il controllo su di noi. Sembra paradossale ma è cosi’. Allora accettiamo
e lasciamo fluire tutte le sensazioni di disagio generate dalle emozioni
negative.
Quando la nostra anima si
apre all’accettazione noi lasciamo fluire, evitando gli ostacoli creati dalla
nostra mente. Con l’accettazione delle nostre emozioni
e di quelle degli altri, con l’accettazione delle quotidiane esperienze di vita,
possiamo capire che il divino è in tutte le esperienze, il divino è nel tutto e
amando il tutto amiamo noi stessi e Dio. Attraverso l’accettazione impariamo ad
essere piu’ responsabili e ad amare in modo piu’ completo, diventando al tempo
stesso strumenti di amore.
Si parla tanto di resilienza, quella nostra
capacità di adattamento e di risposta positiva agli eventi e avversita’ della
vita, ebbene il fulcro della resilienza
risiede proprio nell’accettazione e cio’ che distingue le persone
resilienti è il senso di responsabilità, non solo verso se stessi ma anche delle
proprie azioni e reazioni che inevitabilmente coinvolgono coloro che ci
circondano.
In biologia “la resilienza
di un ecosistema indica la sua capacità di tornare ad uno stato simile a quello
iniziale dopo avere subito un disturbo”.
Come eri e come ti sentivi
prima di un conflitto negativo?
Ecco, ricorda dentro te stesso quello stato iniziale, riparti da
quel punto e lascia fluire il resto. Riparti da te stesso e accetta tutto il
resto come parte integrante della tua lezione di vita, ringrazia e vai avanti.
L’accettazione è una qualita’
spirituale che crea apertura e invito all’ascolto.
Stiamo vivendo il periodo piu’ bello ma anche piu’ forte della
nostra vita, stiamo vivendo dentro di noi quello che potremmo definire un’armonia
dei contrari, dove le polarita’ opposte ora devono fare i conti per
ricongiungersi con l’Uno, armonizzando le proprie parti in ombra.
Siamo sotto esame, è la
verifica di tutto cio’
di cui abbiamo parlato, scritto o ascoltato finora. Rimanere collegati all’amore
del centro del cuore di Dio, ci aiuta ad essere centrati, agendo con compassione
mettiamo in pratica nella quotidianita’ gli insegnamenti spirituali, cosa non
sempre facile ma non impossibile.
Chiediamo allo Spirito Santo il dono del
discernimento e dell’accettazione per superare i momenti difficili, dove Dio ci
rivela la Sua volonta’ e ci conduce al nostro dono personale e alla nostra
missione, allo scopo della nostra vita. Chiediamo all’amore di Madre Maria, che ha percepito la forza
dello Spirito Santo, di fluire attraverso di noi affinche’ diventiamo anche noi
strumenti della sua Grazia.
Lo Spirito Santo è una potente fonte di energia
Lo Spirito Santo è una potente fonte di energia
Lo Spirito Santo è la Forza vitale che anima le creature viventi
(Giobbe 34:14,15)
Anche Jung riteneva che fosse importante avere un atteggiamento
religioso nei confronti della vita, che la spiritualità fosse essenziale per
gli esseri umani e che occorresse prenderla più seriamente, anche Jung sosteneva
che occorre accettare ed accettarsi, tornare ad essere sé stessi, per
riconciliarsi con le circostanze avverse e gli eventi della vita. In un certo
senso, occorre fare la pace con Dio, sottomettendosi al suo volere, tale
atteggiamento non è da considerarsi di sottomissione passiva ma anzi è una
accettazione che produce un nuovo entusiasmo per la vita, una partecipazione
attiva e integrata con l’amore divino, perché l’individuo non si sente più solo,
a quel punto non c’è piu’ lotta e rivediamo le nostre esperienze e le nostre
relazioni con un significato diverso.
I fiori di Bach per compiere
il passaggio dell’accettazione sono diversi e
dipendono soprattutto dal punto di crescita in cui si trova la persona, ovvero
dal superamento di alcune emozioni negative quali la rabbia, il risentimento,
il giudizio, il senso di colpa, la paura, e tanti altri ancora, ma anche l’accettazione
del cambiamento stesso. Integrare e trasformare queste emozioni porta non solo
all’accettazione ma anche alla nostra liberta’ e una migliore relazione con gli
altri.
Buona Vita!
Katia Botta
“L'accettazione, è un aspetto
intrinseco della consapevolezza…..
E’ l'opposto di resistere, di
chiudersi nella contrazione egoica.
L'accettazione è la più alta
forma di amore. È il sì definitivo all'esperienza sacra della vita" (Dungpa Rimpoce).
Se ti è piaciuto questo articolo puoi condividerlo, ti chiedo solo di non
modificarlo in nessuna parte, indicando autore e link attivo al sito. Grazie!
Think Green. Cura l'ambiente, non
stampare se non è necessario.
Immagini dal web
Nessun commento:
Posta un commento