La nostra scelta più importante è il modo in cui decidiamo di vivere la nostra vita. La felicità è amore, nient’altro.

Katia Botta

sabato 14 maggio 2016

L’Accettazione è una qualita' che ci invita all'ascolto


“Ognuno di noi è un messaggio che Dio
tramite il nostro cuore, manda al mondo”.
(Padre  Ermes Ronchi)

In questo periodo, piu’ che mai, le sollecitazioni esterne sono numerose. Siamo sottoposti continuamente ad atteggiamenti di istigazione di rabbia, paura, risentimento, rancore, giudizio, incontriamo e ci confrontiamo quotidianamente con sentimenti di  negatività, dubbio, vergogna, senso di colpa, con il dolore e la sofferenza. Inoltre, sotto gli accenni dei sorrisi ci sono occhi spenti, c’è tanta tristezza. Stiamo inevitabilmente cambiando, una parte di noi sta morendo e quando muore una persona cara è normale sentirsi tristi, molti non lo accettano e cosi’ facendo non fanno altro che fare resistenza a se stessi, altri cercano soluzioni dall’esterno oppure riversano le loro frustrazioni sugli altri.

Ci troviamo tutti al centro dell’uragano, nell’occhio del ciclone, c’è assenza di vento, e tutto cio’ che occorre fare è accettare, aprirsi alla vita con accettazione, in particolar modo quando non condividiamo o non capiamo alcuni atteggiamenti o sollecitazioni negative. Accettare non vuol dire assumere un atteggiamento passivo, ma integrare emozioni e eventi nella nostra vita, e dargli il giusto significato per poter crescere e proseguire in avanti. La mancanza di accettazione è di ostacolo alla trasformazione, mentre l’accettazione ci aiuta ad evitare la tendenza che ha la nostra mente a giudicare, rifiutare, o considerare inaccettabile quello che ci circonda.  
Quando controlliamo o combattiamo le nostre emozioni negative, anziché integrarle con l’accettazione, non facciamo altro che rafforzarle.

“Cio’ a cui si resiste, persiste, cio’ che viene represso ci perseguitera’  per sempre”  (Roy Martina)

Quindi quanto piu’ cerchiamo di controllare emozioni, situazioni, modelli di comportamento e relazioni che non accettiamo, tanto piu’  queste si rafforzeranno, fino a prendere loro stesse il controllo su di noi. Sembra paradossale ma è cosi’. Allora accettiamo e lasciamo fluire tutte le sensazioni di disagio generate dalle emozioni negative.
Quando la nostra anima si apre all’accettazione noi lasciamo fluire, evitando gli ostacoli creati dalla nostra mente. Con l’accettazione delle nostre emozioni e di quelle degli altri, con l’accettazione delle quotidiane esperienze di vita, possiamo capire che il divino è in tutte le esperienze, il divino è nel tutto e amando il tutto amiamo noi stessi e Dio. Attraverso l’accettazione impariamo ad essere piu’ responsabili e ad amare in modo piu’ completo, diventando al tempo stesso strumenti di amore.

Si parla tanto di resilienza, quella nostra capacità di adattamento e di risposta positiva agli eventi e avversita’ della vita, ebbene il fulcro della resilienza risiede proprio nell’accettazione e cio’ che distingue le persone resilienti è il senso di responsabilità, non solo verso se stessi ma anche delle proprie azioni e reazioni che inevitabilmente coinvolgono coloro che ci circondano.

In biologia “la resilienza di un ecosistema indica la sua capacità di tornare ad uno stato simile a quello iniziale dopo avere subito un disturbo”.

Come eri e come ti sentivi prima di un conflitto negativo?
Ecco, ricorda dentro te stesso quello stato iniziale, riparti da quel punto e lascia fluire il resto. Riparti da te stesso e accetta tutto il resto come parte integrante della tua lezione di vita, ringrazia e vai avanti.

L’accettazione è una qualita’ spirituale che crea apertura e invito all’ascolto.
Stiamo vivendo il periodo piu’ bello ma anche piu’ forte della nostra vita, stiamo vivendo dentro di noi quello che potremmo definire un’armonia dei contrari, dove le polarita’ opposte ora devono fare i conti per ricongiungersi con l’Uno, armonizzando le proprie parti in ombra.
Siamo sotto esame, è la verifica di tutto cio’  di cui abbiamo parlato, scritto o ascoltato finora. Rimanere collegati all’amore del centro del cuore di Dio, ci aiuta ad essere centrati, agendo con compassione mettiamo in pratica nella quotidianita’ gli insegnamenti spirituali, cosa non sempre facile ma non impossibile. 
Chiediamo allo Spirito Santo il dono del discernimento e dell’accettazione per superare i momenti difficili, dove Dio ci rivela la Sua volonta’ e ci conduce al nostro dono personale e alla nostra missione, allo scopo della nostra vita. Chiediamo all’amore di Madre Maria, che ha percepito la forza dello Spirito Santo, di fluire attraverso di noi affinche’ diventiamo anche noi strumenti della sua Grazia.
 Lo Spirito Santo è una potente fonte di energia

Lo Spirito Santo è la Forza vitale che anima le creature viventi (Giobbe 34:14,15)

Anche Jung riteneva che fosse importante avere un atteggiamento religioso nei confronti della vita, che la spiritualità fosse essenziale per gli esseri umani e che occorresse prenderla più seriamente, anche Jung sosteneva che occorre accettare ed accettarsi, tornare ad essere sé stessi, per riconciliarsi con le circostanze avverse e gli eventi della vita. In un certo senso, occorre fare la pace con Dio, sottomettendosi al suo volere, tale atteggiamento non è da considerarsi di sottomissione passiva ma anzi è una accettazione che produce un nuovo entusiasmo per la vita, una partecipazione attiva e integrata con l’amore divino, perché l’individuo non si sente più solo, a quel punto non c’è piu’ lotta e rivediamo le nostre esperienze e le nostre relazioni con un significato diverso.

I fiori di Bach per compiere il passaggio dell’accettazione sono diversi e dipendono soprattutto dal punto di crescita in cui si trova la persona, ovvero dal superamento di alcune emozioni negative quali la rabbia, il risentimento, il giudizio, il senso di colpa, la paura, e tanti altri ancora, ma anche l’accettazione del cambiamento stesso. Integrare e trasformare queste emozioni porta non solo all’accettazione ma anche alla nostra liberta’ e una migliore relazione con gli altri.

Buona Vita!
Katia Botta

“L'accettazione, è un aspetto intrinseco della consapevolezza…..

E’ l'opposto di resistere, di chiudersi nella contrazione egoica.
L'accettazione è la più alta forma di amore. È il sì definitivo all'esperienza sacra della vita" (Dungpa Rimpoce).
 

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